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Make Giving Enjoyable

Era il 2016 quando ho deciso di diventare una consulente per il nonprofit, dopo un percorso di oltre 10 anni sempre a contatto con organizzazioni grandi e piccole.

Ho messo insieme tutto quello che avevo imparato su fundraising e comunicazione e, anche se all’inizio non avevo ben chiaro cosa avrei potuto offrire, mi sono buttata: all’ultimo momento ho prenotato un posto al Festival del Fundraising e ho cominciato con un brand in piccolo, una landing page abbozzata e qualche biglietto da visita un po’ sopra le righe (c’era un tattoo temporaneo con la scritta Donor Love, chi se lo ricorda??).

Guardando indietro, beh direi che la partenza è andata bene e quello che è arrivato dopo ancora di più. In quattro anni ho lavorato davvero tanto e per questo devo ringraziare le organizzazioni che hanno creduto in me e soprattutto i fundraiser con cui ho collaborato e con i quali mi sono sentita parte di un team e non tanto in una relazione da consulente-cliente. 

Grazie a loro ho affinato le mie competenze apprese sul campo, che mi hanno portato sempre più ad approfondire ogni aspetto del fundraising e della comunicazione rivolta in particolare ai donatori.

Questa breve introduzione per raccontare quello che è successo durante questi mesi un po’ particolari del 2020: ho cominciato a pensare che fosse arrivato il momento di fare il famoso punto della situazione, di ragionare e mettere ordine nel marasma di idee che ho in testa, per poter fare un salto di qualità.

Ho quindi iniziato un percorso di rebranding (grazie Paola!) e di progettazione che durerà ancora nei prossimi mesi, ma qualche piccolo cambiamento è già in corso e ve lo voglio raccontare in questo che è a tutti gli effetti il primo post del mio blog. (una delle novità appunto!) 

La notizia più importante però la lascio alla fine! Non vale scorrere in fondo!

1. Ho un nuovo pay-off

martamirti_logo2020

Dal logo ho tolto la parola creativity per far posto a Communication for Nonprofits. 

La “creatività”, sembra assurdo ma era una parola che cominciava a starmi stretta: continuerò ad occuparmi di “creare” campagne, grafica e materiali per il nonprofit ma in maniera più strutturata e sempre più al servizio della comunicazione delle organizzazioni e soprattutto della relazione con i donatori.

Creatività è scienza, soprattutto quando è applicata al raggiungimento di un obiettivo. (Sergio Spaccavento)

Desidero che la creatività abbracci ancora più aspetti della comunicazione, che si affianchi alla strategia, che sia inserita in un percorso strutturato.

Applicare la creatività al fundraising è molto di più di creare grafiche, campagne e comunicare un messaggio: è ispirare al cambiamento, coinvolgere in una mission, creare relazioni forti per accompagnare il donatore in uno scambio e farlo sentire sempre al centro del legame con l’organizzazione che ha scelto di sostenere.

La creatività è davvero importante per quello che facciamo (fundraising), perché c’è così tanto scopo. Abbiamo l’argomento più bello di cui parlare che ha l’infinita capacità e inventiva e ispirazione e creatività. (Ken Burnett)

E questo mi porta alla seconda novità…

2. Make Giving Enjoyable

Direi che potrei definirlo il mio motto, ma potrebbe essere anche il motto di tutti i fundraiser e delle persone che lavorano nelle organizzazioni a contatto con i donatori.

Il senso è chiaro: rendere il “donare” un’esperienza appagante, ricca, completa che non si esaurisce nel solo gesto di trasferire denaro ma che ha significati più profondi. 

I donatori vogliono sentirsi importanti e necessari, essere apprezzati e ricordati, vogliono migliorare le cose. (John Lepp)

Donare è un’esperienza piena, stimolante, arricchente per il donatore ma anche per il fundraiser, perché è una relazione quella di cui stiamo parlando 

Make Giving Enjoyable è un invito per tutti i fundraiser che con il loro lavoro ispirano, coinvolgono, comunicano per far compiere il gesto più bello di tutti, la donazione, tangibile e reale, che si ricorda e che davvero cambia il mondo e le persone.

Il mio lavoro sarà proprio lavorare con i fundraiser con questo scopo!

Ricordiamo alle persone del loro gesto, che sono parte di una community, raccontiamo storie di impatto, mostriamo loro il cambiamento che sta accadendo nel mondo perché loro hanno deciso di donare. (Scott Harrison)

Raccontare, coinvolgere, sviluppare una relazione durature forte e di fiducia, non si può fare solo con un bel messaggio impaginato bene.
Mi sono resa conto di voler rafforzare alcuni lati della mia formazione per apprendere anche competenze diverse.

Sono quindi diventata membro di Fundraising Everywhere una piattaforma con moltissime risorse e possibilità di interagire con esperti da tutto il mondo, oltre ad offrire diversi eventi legati al fundraising. (l’ultimo è stato Individual Giving Summit, davvero molto ispirante!)

Fundraising is a craft. Fundraising is a science. Fundraising is an art. You can never stop learning. (Lisa Sergant)

Inoltre, per 8 settimane tra giugno e luglio sarò impegnata a seguire il corso in Certificate in Philanthropic Psychology dell’Institute of Sustainable Philanthrophy, perché imparare a capire meglio i donatori per creare messaggi e comunicazioni sempre più in linea con quello che desiderano, (appena finisco il corso ve ne parlerò)

As we get to know our donors, we begin to develop an understanding of what forms of support might be right for them and contribute the most meaning to their lives. (Scott Harrison)


E ora qualche sorpresa per voi!
Dagli sfondi per desktop e smartphone fino ai tag cartacei da attaccare dove si vuole per ricordarsi di “Make Giving Enjoyable“! Li puoi scaricare qui!

Donare fa bene, donare fa vivere più a lungo, fa funzionare meglio il cervello. Come possiamo non avere successo nel promuovere questo atto così pieno di significato?! E’ un compito fantastico quello che abbiamo, facciamolo! (Ken Burnett)

3. Sono lieta di annunciare…

E veniamo alla novità più importante, che poi è quella che mi terrà davvero impegnata nei prossimi mesi…

Ad agosto nascera la mia bimba!
E per questa occasione non potevo non organizzare un baby shower un po’ speciale!

Ho creato una raccolta fondi “My Baby Water shower” a favore di Charity Water, di cui sono donatrice e si può dire anche una fan.(magari ne parlerò in un prossimo articolo)

Mi aiutate a raggiungere il mio obiettivo? Ogni donazione sarà super apprezzata e in più, coloro che doneranno, se lo desiderano, riceveranno anche un piccolo ma significativo regalo, perché …

…Every drop counts, every you counts!


Cosa ne pensi di queste novità? Questo è solo l’inizio di qualcosa di nuovo che non so ancora bene che forma avrà ma prometto di lavorarci per tornare, dopo la nascita della mia bimba, ancora più in forma, (spero anche come taglia di pantaloni!)

Già nelle prossime settimane ci saranno altri piccoli cambiamenti quindi…Stay tuned!

Grazie mille per aver letto fini a qui e buona estate!

P.S. Se hai qualche suggerimento, consiglio o idea da condividere sono sempre qui! Scrivimi!